SANTA PASQUA 2010

All’approssimarsi delle grandi feste religiose, mi sembra che, come insegnanti di Religione Cattolica, siamo invitati non solo a riflettere come tutti i fedeli sul senso della nostra esistenza, sullo spazio che Dio occupa nella nostra vita, ma anche a ripensare alla nostra stessa attività d’insegnanti.

Allora emerge puntuale la domanda sul valore di un insegnamento che è tra le altre discipline, ma non è come le altre discipline. Così all’insegnante di religione è chiesto qualcosa in più, niente di particolare ma, sicuramente, un surplus di passione, di disponibilità a mettersi in gioco in quanto persona, a non risparmiarsi. Infatti la nostra sola presenza a scuola richiama negli studenti, nei colleghi, in chi ci incontra, i contenuti della fede cattolica e quindi, in ultima analisi, l’avventura di Cristo. Per me, se anche nel corso dell’anno questa consapevolezza avesse trovato il modo di assopirsi, a Natale e a Pasqua riesplode sempre con tutta la sua urgenza.

La Pasqua, in particolare, mi ricorda che sono reso testimone di un messaggio per il quale il Figlio di Dio non ha esitato a dare la vita … che privilegio e che responsabilità ! Responsabilità perché il testimone, che lo voglia o meno, diventa una parte del messaggio che gli è affidato; privilegio perché, in mezzo a tante incertezze, dubbi, opinioni, siamo portatori di un frammento di Verità, di una promessa di senso. Dalla mia esperienza con i ragazzi delle superiori, ho notato che, in questi ultimi tempi ciò che più li preoccupa è la percezione di un futuro difficile, duro, incerto, di uno scenario mondiale spesso dominato da interessi, egoismi, paure. Essere insegnanti di Religione Cattolica per me significa, quindi, non rinunciare a coltivare e a diffondere uno sguardo di speranza sulla società, sul mondo, sugli uomini.

Ecco che l’arrivo della Pasqua ci invita a sostare ancora una volta all’ombra della croce per condividere il destino di un’umanità che continua a soffrire, ma, soprattutto per  aiutarla a guardare oltre, verso il primo giorno dopo il Sabato.

Buona Pasqua a tutti.
                                                                                                                
Stefano Pellegrini Idr