L’indirizzo artistico-pastorale è un percorso che mira a collegare l’ambito artistico con il compito formativo della e nella pastorale. Non si tratta di accostare i due elementi “arte” e “pastorale” né di proporre un’estetica teologica o una teologia della bellezza, ma di fare una lettura dell’arte cristiana nell’orizzonte del pensiero teologico.
L’arte cristiana non riproduce o interpreta l’evento rivelativo a scopo edificatorio o estetico, ma lo invera in una “forma bella” (formosus = bello) che tende a ricondurre a unità gli elementi della vita e dei suoi significati. Essa avvicina al mistero e nello stesso tempo lo nasconde come in un eccesso di luce.
L’arte ha anche la funzione di esprimere e trasmettere i significati dell’atto del credere e di sostenerli. È uno specchio del volto della fede e in essa troviamo un riflesso sia del contenuto che dell’atto credente.
In questo percorso non vengono presi in considerazione tutti i tipi di espressione artistica, ma prevalentemente l’architettura e le opere figurative, gli elementi più rilevanti del panorama religioso.
Le finalità accademiche sono diversificate sono diversificate:
- offrire un’alternativa ai pochi studenti ordinari che non sono interessati al percorso didattico;
- preparare gli operatori pastorali (catechisti, educatori, formatori,…) a “leggere” un’opera d’arte, coglierne il senso teologico e utilizzarla a livello pedagogico nella trasmissione della fede;
- offrire competenze teologiche a coloro che sono già in possesso di qualifiche professionali in campo artistico, come per esempio le guide turistiche o gli architetti che intervengono nello spazio sacro;
- mettere a disposizione degli insegnanti IRC corsi di approfondimento in ambito storico artistico.