Un appuntamento che sta diventando piacevole e attesa tradizione, quello tra i dirigenti scolastici delle scuole statali, paritarie e dei centri di formazione professionale del territorio diocesano e il vescovo mons. Claudio Cipolla.
L’incontro si è svolto stamane, sabato 28 aprile, in Collegio Sacro (Palazzo Vescovile), organizzato dall’Ufficio diocesano per l’Educazione e la Scuola, e si è concluso con la visita alla nona rassegna internazionale di illustrazione I colori del Sacro. Il Corpo.
Circa una cinquantina i dirigenti scolastici presenti, per una giornata in cui a tema c’era una domanda che faceva da filo conduttore – Cosa chiedono oggi bambini, adolescenti e giovani agli adulti? – su cui ha proposto un articolato intervento la prof.ssa Emanuela Toffano Martini, docente di pedagogia dell’infanzia, dell’adolescenza e dei diritti del bambino all’Università di Padova e autrice di una recente pubblicazione dal titolo Ho fiducia in loro.
Attraverso studi ed esperienze emergono due attenzioni, che naturalmente si declinano con le fasce di età: ascolto e partecipazione. Due atteggiamenti che rappresentano la chiave di accesso per un reciproco riconoscimento e incontro tra generazioni, ma anche fondamentali per un approccio educativo efficace.
E ascolto è anche la parola d’ordine che ha guidato il Sinodo dei Giovani voluto dal vescovo Claudio, in fase di conclusione proprio in questo periodo (l’appuntamento è con la Veglia di Pentecoste il prossimo sabato 19 maggio in Cattedrale), che ha visto coinvolti circa 5 mila giovani dai 18 ai 35 anni della Diocesi di Padova. Un’esperienza che, indipendentemente da quello che sarà il documento finale, si è rivelata davvero importante proprio per il metodo dell’ascolto – ha sottolineato il vescovo Cipolla – e ha rappresentato anche una bella occasione di educazione.
L’esperienza del Sinodo dei Giovani è stata riportata sul tavolo dell’incontro dei dirigenti scolastici con il vescovo di Padova, perché è stata accompagnata anche da un’esperienza vissuta all’interno delle scuole con il progetto “Immagina se…” che ha coinvolto 203 classi (quarte e quinte superiori) di 41 delle 45 scuole superiori del territorio della Diocesi di Padova, grazie alla disponibilità di 54 insegnanti di religione; per un totale di 180 relazioni finali. Un’indagine-progetto che voleva fotografare il rapporto giovani-adulti e giovani-chiesa.
L’incontro con i dirigenti scolastici è stata l’occasione per dare un primo report di questo lavoro, in particolare rispetto alle figure adulte di riferimento per i giovani e al loro concetto di “essere adulti”.
Dalle relazioni raccolte emerge che le figure adulte di riferimento si concentrano soprattutto nella rete famigliare (per il 31% sono i genitori, per il 16% i nonni e per un altro 16% altri famigliari) mentre i professori lo sono per un 9%. Per quanto riguarda poi gli elementi che danno consistenza all’essere adulto, un quarto dei partecipanti ha sottolineato “l’assumersi responsabilità personali e di altre persone”, mentre un 17% ritiene qualificante “fare scelte e prendere decisioni”. A seguire i giovani sottolineano aspetti quali: maturità, consapevolezza; esperienze vissute, indipendenza economica, autonomia e autorevolezza; responsabilità, capacità relazionale, entusiasmo, servizio agli altri; pensiero critico, scambio di idee.
Ciò che emerge – hanno sottolineato due tra le insegnanti che hanno fatto sintesi di questo lavoro – è il profilo di un giovane assetato di sincerità, integrità, coerenza, che vorrebbe essere accompagnato da atteggiamenti e parole che lascino poi la libertà di scegliere; un giovane che chiede all’adulto tempo e non fretta e ascolto.
L’incontro con i dirigenti scolastici è stata anche l’occasione per presentare il percorso formativo per il prossimo anno scolastico messo a punto dall’Ufficio diocesano per l’Educazione e la Scuola, che prenderà il via con il convegno per il mondo della scuola, organizzato come di consueto insieme al Messaggero di sant’Antonio, che si terrà il 7 e 8 settembre e avrà come titolo Tra l’altro. Crescere nella diversità.